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La Rocca di Angera

La Rocca di Angera è uno dei pochi edifici fortificati medievali integralmente conservato. Abbarbicata su uno sperone di roccia calcarea affacciato sulle sponde del Lago Maggiore, la Rocca ebbe, a partire dal Medioevo, un’importanza strategica sia dal punto di vista militare che da quello commerciale. Inizialmente di proprietà della Mensa Arcivescovile, la Rocca d’Angera venne acquisita nel 1384 dalla famiglia Visconti. Una volta estinta la Signoria dei Visconti nel 1449, la Comunità della Repubblica Ambrosiana decise di venderla al tesoriere ducale Vitaliano Borromeo e ancora oggi la Rocca appartiene alla famiglia Borromeo. Lo stile architettonico della Rocca risale ai secoli XII e XIV e presenta 5 corpi eretti in epoche diverse. La Torre Principale o Castellana, eretta tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, poggia su di una pianta quadrata e permette di godere di una vista che abbraccia i monti e le sponde del Lago Maggiore. Alla torre maestra è addossato il palazzo conosciuto come Ala Viscontea mentre l’altra ala è detta Ala dei Borromei, alla cui famiglia vanno attribuiti i maggiori interventi successivi al XV secolo. Il piccolo palazzo “alla scaligera”, risalente al XIII secolo, si trova invece tra la cinta muraria e i resti di una torre più antica. Infine l’ultimo corpo è costituito dalla Torre di Giovanni Visconti, edificato intorno al 1350 durante l’arcivescovato di Giovanni Visconti, il corpo si trova nell’area adiacente all’estremità meridionale dell’Ala viscontea. Tra le sale della Rocca vi è la bellissima Sala di Giustizia che ospita il ciclo di affreschi realizzato nel XII secolo dall’anonimo “Maestro di Angera”, il quale rappresentò vicende legate alla vita dell’arcivescovo Ottone Visconti. La Rocca d’Angera ospita inoltre una meravigliosa collezione di bambole d’epoca, un vero e proprio excursus tra bambole,giocattoli, libri, mobili in miniatura, giochi da tavolo e di società dal Settecento ad oggi. Recente è infine l’allestimento della coloratissima Collezione di Maioliche esposta nella Sala della Mitologia: trecento e più pezzi rarissimi di manifattura olandese, francese, tedesca, italiana, spagnola ma anche persiana e cinese. L’allestimento si presenta come una sorta di “tappezzeria” fitta e variopinta e ripropone l’aspetto originario della raccolta collezionata con cura e devozione da Madame Gisèle Brault-Pesché nella propria casa-museo di Tours. Un trionfo della passione per il collezionismo, del piacere della ricerca e della cura dei dettagli che non finiscono mai di stupire!

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