L’imperatore Tiberio governava da Capri quel mondo antico di cui il Mediterraneo era il «centro», libero di realizzare qualsiasi capriccio della sua immaginazione. Aveva la certezza fisica di essere il vero padrone di tutto ciò su cui il suo sguardo poteva spaziare.
(Richard Newbury) L’Isola di Capri da secoli affascina poeti e scrittori. E’ nota al mondo per le sue scogliere calcaree a picco sul mare. I faraglioni di Capri sono tre picchi rocciosi posizionati a sud-est dell’isola , famosi in tutto il mondo grazie alla suggestiva e storica panoramica offerta dai giardini di Augusto.
I faraglioni sono:
il faraglione di Terra (o Saetta), che è l’unico ancora unito alla terraferma, è il più elevato con i suoi 109 metri;
il faraglione di Mezzo (o Stella), è quello in cui è presente la cavità al centro, una galleria naturale lunga 60 metri che lo attraversa per intero, raggiunge un’altezza di 81 metri. La denominazione forse è da attribuirsi a un culto della Madonna della Libera, anche conosciuta come Stella Maris, cui è stata dedicata una cappella trecentesca sul monte Castiglione.
Il faraglione di Fuori (o Scopolo), cioè promontorio sul mare, che raggiunge un’altezza di 104 metri. Proprio su quest’ultimo faraglione vive la famosissima lucertola azzurra.In realtà esiste anche un quarto faraglione, chiamato scoglio del Monacone, che si erge al di dietro dei tre più noti. Il nome è da attribuirsi probabilmente ai bovi marini, una specie di foche che viveva nei pressi dello scoglio fino al 1904, anno in cui l’ultimo esemplare fu assassinato presso Palazzo a Mare.